Annullamento cartella di pagamento di € 230.000,00: Un caso di Sgravio Totale e Sanatoria delle Irregolarità Fiscali. – Avv. Andi Kulla
L’Agenzia delle Entrate ha accolto in via amministrativa la richiesta di annullamento della cartella di pagamento inerente presunte irregolarità rilevate a seguito di controllo automatizzato effettuato ai sensi dell’art 36 bis del D.P.R, 600/1973, sulla Dichiarazione Modello Redditi 2021 per l’anno d’imposta 2020. Le irregolarità segnalate erano principalmente riconducibili all’errata esposizione di un credito d’imposta, in particolare quello relativo agli investimenti in ricerca e sviluppo, nonché alla mancata indicazione nel quadro RU dei dati necessari, relativi agli anni d’imposta da 2016 a 2019.
L’Amministrazione Finanziaria ha accolto la richiesta per l’annullamento della cartella, riconoscendo la legittimità della domanda di ricostruzione del credito d’imposta. Fondamentale in questo contesto è la possibilità, per le aziende, di sanare eventuali irregolarità formali attraverso la presentazione di dichiarazioni integrative. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che la mancata esposizione corretta dei dati nel quadro RU non deve essere interpretata come una decadenza dal diritto al credito d’imposta, ma piuttosto come un errore meramente formale, disponendo lo sgravio totale dell’importo iscritto a ruolo di € 220.300,00, cosi provvedendo: “Data l’omissione dei quadri RU nelle dichiarazioni relative agli anni d’imposta 2016, 2017, 2018 e 2019 si provvede alla ricostruzione del credito d’imposta “Ricerca e Sviluppo” sulla base delle dichiarazioni integrative ultrannuali presentate per tali anni”.
Questo caso mette in luce l’importanza di una corretta gestione delle dichiarazioni fiscali e dimostra come le aziende possano avvalersi di misure correttive per superare inconvenienti, tutelando i propri diritti tributari e mantenendo l’accesso ai benefici fiscali a cui hanno diritto.
Avv. Andi Kulla
Studio legale E-Klips & Partners
Roma, lì 26 luglio 2024